Caso studio: Coca-Cola ed un branding secolare

Un concetto semplice eseguito costantemente nel tempo e con le migliori tecniche sul mercato.

Il risultato? Pressoché chiunque su questo pianeta sa cosa sia la Coca-Cola.

Vediamo insieme alcuni dati e curiosità su una delle aziende che ha creato il branding come lo conosciamo oggi.

Riconoscibilità

Nome semplice da capire e da ricordare, logo semplice (anche se con un font elaborato) e uno schema di colori costante nel tempo.

Tanto che il rosso è quasi diventato il color Coca-Cola.

Comunicazione

Da quando siamo piccoli, vediamo cartelloni, poster e messaggi pubblicitari che ci invitano a consumare la bevanda in compagnia all’insegna di momenti di felicità.

La strategia dietro decenni di comunicazione è la stessa: far sì che il pubblico associ la Coca-Cola ad un veicolo di felicità, grazie al quale si possono passare dei bei momenti in famiglia, con gli amici o da soli davanti ad un bel film o videogioco.

Jingle

Molti colossi scelgono un jingle, una sequenza di note distintiva che viene usata in pubblicità televisive, radio e social, così che l’utente dedichi ancora più spazio mentale al loro brand.

È molto probabile che anche tu conosca il motivetto della Coca-Cola o che, se dovessi cercarlo su youtube o sentirlo in tv prossimamente, ti accorga di averlo sentito centinaia – se non migliaia – di volte nella tua vita.

Questo non è altro che branding. Multisensoriale.

Numeri alla mano

Ricavi 2023: 45,8 Miliardi di dollari

Costi pubblicitari: 600-700 Milioni di dollari

Posizionamento: Azienda n.1 di soft drink al mondo

Presenza: circa 200 paesi e territori

 

Fonti: The Coca-Cola Company, Statista.com